La Viola batte anche il Lecce e sogna in grande

La Viola batte anche il Lecce in una partita resa più difficile non tanto dal valore dell’avversario quanto dalla vicinanza della trasferta in Turchia. C’è voluto un autogol di Gallo per risolvere la partita. Cross di Saponara dalla sinistra, il difensore pressato da Nico Gonzalez mette nella sua porta anticipando il portiere. La gara finisce lì, praticamente. La Fiorentina controlla e lascia al Lecce solo un tiro di Di Francesco ben parato da Terracciano. Nel finale di partita ci sono due occasioni per Bonaventura e Amrabat. La prima parata da Falcone, la seconda mal conclusa dal centrocampista marocchino, che dimostra di avere proprio nella conclusione in porta in suo tallone d’Achille.

Quarta vittoria consecutiva per la Fiorentina, 13 punti in 5 partite, meglio di tutti in serie A. La Viola naviga con il vento in poppa, fende l’acqua guidata dal suo timoniere, Vincenzo Italiano, a cui tutti i giocatori sembrano devoti. Sembra lontanissimo il tempo delle polemiche di inizio anno oppure di fine mercato estivo quando molti erano convinti, noi compresi, che questa squadra fosse più debole dello scorso anno. Adesso che anche Mandragora e Dodò stanno dimostrando di essere acquisti azzeccatissimi, resta solo l’incognita Jovic, che anche ieri, come in Turchia, non era nemmeno in panchina. Il serbo dovrà però scrollarsi di dosso l’apatia perché in un finale di stagione tiratissimo, e in cui ci sarà da raccogliere tutto ciò che è stato seminato, ci sarà bisogno anche di lui.

Le pagelle ci dicono che i migliori, per noi, sono stati Dodò e Amrabat. Il terzino brasiliano ha fatto ormai dimenticare ufficialmente Odriozola. Giocatore a tutta fascia, non disdegna ottime diagonali in fase difensiva. Ieri è parso un po’ impreciso in attacco, ma il giocatore ormai è avviato a diventare uno dei punti fermi della squadra titolare. Amrabat ha fatto spesso il terzo difensore centrale, andando a pressare e a coprire su tutti. In certi momenti è sembrato quello del mondiale. Unici nei certe imprecisioni nell’impostare l’azione e la conclusione in porta. Per il resto molto è merito suo se la Fiorentina sta prendendo cosi poche reti. Per il resto, ottimi i due difensori centrali, che hanno concesso pochissimo agli avversari (peccato per l’ammonizione a Igor). Biraghi bene in fase difensiva, meno in quella offensiva. Mandragora si avvantaggia molto della presenza di Amrabat. Il grande movimento in copertura del marocchino gli consente chirurgiche incursioni nel cuore della difesa avversaria. Ha anche un buon sinistro, il che lo porta a essere una perfetta alternativa a Biraghi nel calciare angoli e punizioni. Barak ha corso molto, forse troppo, mentre da Nico Gonzalez ci si aspetta sempre di più di quello che dà. Saponara ha il grande merito del cross da cui è scaturita la rete mentre Koaume ci è sembrato poco incisivo e un po’ pasticcione. Grande volontà ma poca concretezza. Dei nuovi entrati male Sottil, che è parso anche poco concentrato. Gli altri non sono giudicabili-

Insomma, il massimo risultato con il minimo sforzo. Ci vogliono anche partite così, per continuare a coltivare il sogno di una stagione che potrebbe davvero dare grandi soddisfazioni a tutti.